18 punti e un ottavo posto per il Torino, rispetto ai 22 e settimo dello scorso anno. A far la differenza sono i gol: 11 in meno realizzati, 4 in più subiti

Potenzialmente, il Torino 2017/2018 è più forte di quello dello scorso anno. Eppure, quello dello scorso anno è fattivamente più forte del Torino 2017/2018. Non sono impietosi, ma non fanno nemmeno particolarmente sorridere i numeri della squadra di Sinisa Mihajlovic, che si sta dimostrando in crisi di gioco e, ancora peggio, di risultati, nonostante i segnali di ripresa mostrati con Cagliari e Inter nelle scorse settimane. Due punti in più con il Chievo non avrebbero fatto la differenza, avrebbero però ampiamente aiutato, facendo capire che, forse, Belotti e compagni erano davvero usciti dalle secche di un campionato che, altrimenti, rischia di diventare anonimo. L’ottavo posto c’è, ed è a una sola lunghezza dal Milan, settimo, che il Torino affronterà domenica prossima.

Ma il sesto posto (Sampdoria) dista parecchio, otto punti, con i blucerchiati che hanno una partita da recuperare contro la Roma. Il livello della Serie A, di fatto, si è molto alzato rispetto allo scorso anno, quando al settimo posto c’era il Torino. Allora, la squadra di Mihajlovic andava ancora alla grande, prima del tracollo invernale. I piemontesi viaggiavano a quota 22 punti, e l’ottavo posto era rappresentato dalla Fiorentina (20), mentre a due sole lunghezze si trovava al Napoli. Per arrivare allo stesso punteggio attuale dei granata, cioè 18, si doveva scendere fino all’undicesima posizione, in cui militavano Inter, Sampdoria e Chievo. Ma a cosa è dovuta la crisi di risultati?

Il Toro, guardando in faccia la realtà, non può che ammettere di essere clamorosamente peggiorato in in tutti i reparti. La difesa, infatti, ha subito 20 reti, quattro in più dello scorso anno. Ma a preoccupare ancora maggiormente è l’attacco, dove ai 29 gol della scorsa stagione si affianca ora il, questo sì, impietoso numero di 18, che abbassa di molto tutto il potenziale della squadra. Gli attaccanti, e il riferimento non può che andare al Gallo, segnano molto di meno. E tutto questo si ripercuote sulla classifica non particolarmente brillante dei granata. Ma bene aveva detto Burdisso, dopo Torino-Chievo, quando sottolineava che dalla seconda parte della stagione si potranno fare i conti.

Ma questi numeri suonano come un chiaro campanello d’allarme. La crescita è necessaria, ci vuole. Per ora, si è vista solo in pochissimi elementi, e non in maniera decisiva. Per l’Europa servirà davvero molto di più.


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Brauluis
8 anni fa

Comunque fine andata 23 punti, a fine campionato direi, con salvezza acquisita a sei giornate dalla fine(altrimenti saranno cazzi) un 55 punti.
Tutti a nanna e si ricomincianno a sentire le solite minchiate.
La ns forza è e sarà sempre questa, meglio di Cittadella peró…

TRAPANO
8 anni fa

I numeri non mentono mai, e purtroppo ci inchiodano …

mik69
8 anni fa
Reply to  TRAPANO

Ci trapanano….

DonMarcello
DonMarcello
8 anni fa
Reply to  mik69

L’ano.

Scherzi a parte, i numeri valgono zero.

mcmurphy
mcmurphy
8 anni fa

Vero ma Braccino e Sinisa vedranno,solo loro,sette otto palle-gol a partita e cosi siamo a posto…

DonMarcello
DonMarcello
8 anni fa
Reply to  mcmurphy

Cosa vuoi che veda braccino, quel cesso.

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